2013/03/01

Gli orfani di Oscar


Gli orfani di Oscar  
Ciò che ha insegnato questa esperienza è che conviene sempre stare zitti una volta di più, perchè troppo spesso con quel che si dice e -soprattutto per COME lo si dice- si rischia  di manifestare la propria ignoranza (Wittgenstein docet), e nell'applicazione di quanto sopra si parte ovviamente da sè stessi.
Però dopo essere stati zitti fino ad ora, adesso seminiamo la nostra:
E' stato costruito, si è aderito e divulgato in pochi mesi un programma politico serio e attuabile che non ha uguali in Italia,  con l'aiuto volontario di tante persone nuove alla politica praticata e giovani e senza padrini da rispettare che si son fatte un mazzo tanto; fatale errore quello di non trovare il tempo di verificare e far rispettare poche e chiare regole all'INIZIO per determinare i requisiti essenziali di chi doveva essere figura di riferimento per tutti, a cominciare dai fondatori.

Alzi la mano chi, con Oscar lì sul palco, non pensasse di avere già brillantemente risolto ex-ante il problema di avere un frontman, una figura di riferimento dentro e fuori il movimento: brillante nell'eloquio,
competente, combattivo, e anche 'extra partes'.
Arriviamo al punto:
adesso, divisi pure allo 0,5% di votanti -non si sa bene con quali criteri-
chi ci vedreste al posto suo ? Il programma da solo senza figure di riferimento ?Di fronte a certi squali ?? Ma per favoreeeeee !

Ci vogliono PRIMA certo una piattaforma divulgativa (l'informatica  aiuta) ma soprattutto una strategia politica e figure di riferimento
senza macchia, e che non commettano errori così disastrosi nei tempi, nei modi e nella sostanza. Da quando in qua le idee stanno in piedi da sole ? Devono camminare sulle NOSTRE gambe !
Oscar buca la scena, qualsiasi essa sia, ed è protagonista come pochi
(tant'è vero che si è politicamente suicidato con il suo stesso protagonismo); tutti gli altri fondatori -almeno per ora e chissà per quanto- sicuramente no.

Cosa raccontate ai vostri figli che vi hanno visti così presi ?
C'è un 'vulnus mediatico': con il solo programma e senza una figura di riferimento -dotata di skills adatti a rappresentarlo- temiamo non si vada da nessuna parte.Il voto è lì a ricordarcelo.
Ed è forse un pò anche per questo che c'è bisogno di un pò di SILENZIO per riflettere.
Serve un riferimento fisico, credibile e competente, che faccia in primis divulgazione. E non c'è più.
Oscar -e quella parte dei fondatori che sapeva- hanno deluso profondamente tutti perchè dovevano fare LORO STESSI 'audit preventivo' su di sè, e piazza pulita di tutte le possibili illazioni o indagini che immancabilmente si sarebbero costituite sulla sua persona e sul suo curriculum ancor PRIMA DI COMINCIARE, cioè a Luglio quando tutto è partito pubblicamente con ALI, e non farsi cogliere e soprattutto far cogliere il movimento impreparato a 5 giorni dalle elezioni, proprio quando c'erano tutti i segnali che si poteva andare incontro ad un risultato importante ed era ormai chiaro che si poteva andare a rompere le palle ai 'piani alti'.

Questo non l'abbiamo ancora visto scritto sui forum, forse ci siamo distratti perchè intanto come tutti non possiamo solo farci le pippe sognando un paese più serio, ma dobbiamo continuare a lavorare (e a sperare che ci paghino) finchè ce n'è.
 A nessuno di quelli che lo ha ascoltato, e dalle nostre parti siamo stati tanti, ha mai fregato un piffero anche solo di aver saputo  del suo master alla Chicago Booth (sòla autocertificata) o delle sue due lauree (sòle pure quelle, una non bastava) !
Ah, sorry, mancava la partecipazione allo Zecchino d'Oro per farsi prendere per il culo dal mondo intero

A noi interessano giustamente i contenuti, e poi la competenza e la combattività nel sostenerli e divulgarli pubblicamente; il fatto che lui sarebbe stato perfetto per tutto questo è un'aggravante imperdonabile. Sarebbe stato più gratificante per lui e per tutto il movimento far sapere DA SUBITO, a Luglio, che i suoi studi e le sue competenze sono costruite innanzitutto sulla PASSIONE per gli argomenti trattati, come poi-sono certo- sia in fondo la verità di cui tutti avremmo avuto profondo rispetto.
E invece no, si è dimostrato nei fatti prima di tutto un narciso farlocco prigioniero del suo personaggio e chissà da quando, e questa evidenza purtroppo supera di gran lunga tutte le buone cose si possono dire su di lui e su quanto si sia speso per il movimento, cosa che tutti peraltro gli riconosciamo. Solo che è figura di riferimento e ci ha fatti disamorare tutti e QUESTO è veramente imperdonabile, anche se chiedesse scusa al movimento per i prossimi cento anni.

C'è chi non ha mai avuto tessere di partito per tutta la vita ed è arrivato a 50 anni e passa per scegliere di schierarsi fin da subito, tesserarsi e firmare e spendere tempo e denari  per Fare: spiegateci voi come ci si dovrebbe sentire, se non presi per il culo dai membri fondatori, a cominciare proprio da Oscar ?
Di fatto chiunque, ma proprio chiunque dentro e fuori si sentirà adesso in diritto di mettere in discussione -causa presupposto di mancata credibilità- qualsiasi cosa si dica, come ci si potrebbe ripresentare sotto la stessa insegna a parlare pubblicamente ed essere credibili ?

P.S. per la Direzione Nazionale: quando in azienda, in famiglia o in un qualsiasi gruppo condiviso si "apre una discussione", fuor di metafora conviene non partire dal presupposto che -chiunque si abbia davanti- trattasi sicuramente di coglione, come sembra invece che troppo spesso succeda: forse ha qualcosa di interessante da farci capire (buonsenso del padre di famiglia).. Chiusa l'avventura 1.0, restano la forza delle idee -e di tante persone serie riunite intorno ad esse: la parte migliore di questa esperienza. Restiamo in attesa...